DURATA: 24 ore
Il corso si svolgerà in tre giornate da 8 ore ciascuna una volta alla settimana
COSTO:
La quota procapite è di 1.000,00 € iva esclusa
sono previsti sconti per più partecipanti della stessa azienda
ARGOMENTI:
Ti invitiamo a guardare questo approfondimento:
Il corso tratta dell’applicazione della statistica nel contesto scientifico-sperimentale, ad esempio in ambito ricerca, dove l’ambiente e le condizioni sperimentali devono essere rigidamente controllate, oppure in ambito progettazione e sviluppo, dove bisogna ricercare le combinazioni ottimali dei fattori, o in ambito produttivo, dove si può voler rendere più efficiente la produzione.
Al fine di ottenere un prodotto o un processo “ottimale” è necessario acquisire nuove conoscenze tramite la raccolta e la analisi di informazioni sul prodotto/processo stesso, possibilmente nel modo più economico possibile. L’acquisizione di nuove conoscenze si ottiene dallo studio della variabilità del prodotto/processo stesso.
L’approccio qui seguito si basa sul ”Metodo Sperimentale”. Con questo termine si intende il processo, composto da flusso logico e insieme di tecniche che porta ad incrementare la conoscenza (validata) sul sistema che stiamo studiando, dove la conoscenza è relativa ai legami cause-effetto. Il metodo sperimentale/scientifico procede per validazione o confutazione delle ipotesi formulate, attraverso la produzione ed analisi di dati. Nel nostro caso l’ipotesi riguarderà l’insieme dei parametri che noi pensiamo possano essere influenti sul risultato. La validazione o confutazione del sistema di ipotesi avverrà attraverso l’applicazione di test statistici.
STRUTTURA DEL METODO SPERIMENTALE
(Plan-Do-Check-Act)
1. Formulare Ipotesi
2. Pianificare la Sperimentazione
3. Eseguire la Sperimentazione
4. Raccogliere i Dati
5. Analizzare i dati
6. Accettare/Rifiutare le Ipotesi
7. Concludere formulando nuove Ipotesi o verificando/standardizzando i risultati ottenuti
L’attività sperimentale viene intrapresa solo dopo aver definito esaurientemente gli obiettivi e l’ambito della sperimentazione
L’approccio al problema in esame è attivo. Lo sperimentatore interroga il sistema. Lo sperimentatore formula delle ipotesi che la sperimantazione dovrà accettare o rifiutare
L’atteggiamento dello sperimentatore è scettico. La sperimentazione cercherà di falsificare l’ipotesi; se non riuscirà a farlo, l’ipotesi verrà considerata valida e sarà accettata.
Le prove sperimentali da eseguire vengono pianificate tenendo conto del metodo di analisi e di decisione che verrà utilizzato per elaborare i dati.
Il DOE è l’insieme di tecniche che consente l’applicazione del metodo sperimentale/scientifico. Rimarchiamo che l’obiettivo della sperimentazione in logica DOE è quello di arrivare a :
• determinare le condizioni ottimali
• passando attraverso l’acquisizione della conoscenza del sistema che vogliamo ottimizzare, in termini di legami causa –effetto prioritari.
• la conoscenza si estrae dalla differenza/variabilità
• la variabilità presuppone esiti sperimentali molto eterogenei sia positivi che negativi
• la traduzione della variabilità in informazione richiede la presenza di opportune configurazioni sperimentali (schemi di sperimentazione) e un determinato algoritmo di scomposizione della variabilità (ANOVA, Analysis Of Variance)
La sperimentazione va perciò organizzata secondo schemi di sperimentazione in grado di assegnare quote di variabilità alle componenti che entrano in gioco quando si variano contemporaneamente k fattori.
Il gestire all’interno della sperimentazione k fattori contemporaneamente risiede nel fatto che comprendere i sistemi significa valutare il loro comportamento nella situazione più realistica possibile. Generalmente nelle situazioni reali i fattori non variano mai uno alla volta: questa tecnica empirica è solo una forzatura semplicistica che impedisce di vedere e valutare le componenti più sistemiche, quelle cioè che entrano in interazione, quasi tutte ancora poco note.
Un aspetto fondamentale è quindi la ricerca, attraverso la sperimentazione, di sviluppare la massima variabilità da cui estrarre l’informazione sui legami causa- effetto.
DOE (Design of Experiments) è una tecnica statistica che permette di:
- Pianificare le prove sperimentali in maniera efficace ed efficiente
- Determinare i fattori che influenzano le variabili risposta.
STRUMENTI:
Durante il corso sarà utilizzato il software MINITAB
DOCENTE:
Il Docente del corso è la Dott.ssa SIMONETTA PIVA
Laureata in Scienze Statistiche ed Economiche, ha avuto una ventennale esperienza nell’ Industria Farmaceutica a livello Internazionale. Ha spaziato in vari settori: dalla statistica in ambito R&D al marketing strategico, acquisendo una approfondita competenza nella analisi e rilevazione di processi complessi e traduzione in modelli statistici, sia nel campo della ricerca biomedica che commerciale.
Dal 2004 opera come consulente statistico da libero professionista.
Attività e campi di applicazione:
- Consulenze e formazione in biostatistica.
- Consulenze e formazione in su tematiche concernenti l’ottimizzazione processi e prodotti.
- Consulenze e formazione in Project management